“Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però, non fermarti mai!”
(Santa Teresa di Calcutta)
Intraprendere un cammino comporta mettere a fuoco la meta e attrezzarsi per percorrere la via... se poi su questa via ti accompagnano guide esperte, affidarsi loro e riuscire nell'impresa sono un tutt'uno! Proprio questo è accaduto ai molti che hanno scelto di camminare nelle scorse settimane a S. Elena attraverso un ciclo di 4 incontri il sabato pomeriggio verso una lettura ragionata dell'esortazione apostolica consegnata ai fedeli da Papa Francesco lo scorso 19 marzo, Amoris Laetitia. La meta, ossia comprendere come leggere il testo, nonostante incuriosisse tutti, inizialmente intimoriva qualcuno: “leggere con l'intento di comprendere un testo del Papa non è da tutti”… “forse meglio lasciarlo agli addetti ai lavori”… La sorpresa, però, è stata lo scoprire che, se si è guidati con esperienza, Amoris Laetitia, pur essendo un testo articolato, diventa assolutamente fruibile.
Ci ha introdotto al testo il giornalista di Avvenire Luciano Moia aiutandoci a comprendere come l'intento originale di tale esortazione apostolica sia stato di offrire una sintesi dei due sinodi sulla famiglia voluti da Francesco. La condizione in cui versa attualmente la famiglia, non solo in Italia, non solo in Occidente, ma in tutto il mondo ha assunto agli occhi del Papa una rilevanza tale da voler consultare ampiamente rappresentanti di presbiteri e laici di tutte le Chiese locali. Amoris Laetitia, pertanto, da un lato è lo strumento che porta alla conoscenza di tutti i fedeli ciò che è emerso nei sinodi, dall'altro ne racchiude l'arricchimento proprio del Papa, con le peculiarità comunicative di essenzialità e chiarezza che lo caratterizzano.
Nel secondo incontro siamo stati accompagnati dal teologo don Aristide Fumagalli, che ci ha guidato in particolare nel comprendere quale sia lo sguardo del Papa verso le situazioni di vita familiare “cosiddette” irregolari. Di fronte al modello di amore perfetto quale è quello della SS. Trinità e quello di Cristo per la Chiesa, chi di noi, dice il papa, può ritenersi “regolare” fino in fondo? Le cadute fanno parte dell'esperienza di vita di ciascuna famiglia, nessuna esclusa! Siamo, pertanto, sollecitati a percepirci tutti in cammino, ciascuno con un passo che gli si confà, accompagnato con sguardo di misericordia da parte della Chiesa.
Il relatore del terzo incontro, il giornalista e scrittore Enrico Impalà, ci ha sorpreso facendoci accostare al capitolo 7 sul mistero della vita e la trasmissione della fede nel contesto familiare, a partire dalle vive parole del Papa in occasione di una udienza generale, nonché attraverso la visione di alcune scene di un film caro a Francesco e da lui citato anche in questa esortazione: “Il pranzo di Babette”. Le sollecitazioni audiovisive hanno consentito di stigmatizzare la gioia che deve trapelare dall'amore! Di tale gioia anzitutto va fatta fare esperienza in famiglia ai figli, affinché la scelta esigente dell'amore che è dono di sé per vocazione torni ad affascinare i giovani.
Il quarto incontro è stato guidato da don Carlo che ci ha condotto attraverso la rilettura di alcune pagine bibliche sull'amore, partendo dall'incipit del primo capitolo di Amoris Laetitia: “La Bibbia è popolata da famiglie… tante situazioni familiari create della libertà di quanti vi abitano, perché, come scrive il poeta «ogni casa è un candelabro»”. Le famiglie, pertanto, con il loro carico di fatiche quotidiane, ma anche con la forza dell'amore che per grazia di Dio le abita, sono chiamate ad essere luce e a continuare nel cammino della vita con la Bibbia come fedele compagna di viaggio.
A conclusione di questo ciclo di incontri possiamo dire di tenere tra le mani Amoris Laetitia con minor timore, felici di avere camminato. La Santa dai sandali logori per la quale il camminare verso gli altri era uno stile di vita sarà contenta di noi!
È possibile riascoltare gli interventi nella sezione audio.